Il panorama brassicolo italiano è un mosaico di tradizione, creatività e dinamismo. Mentre i grandi marchi industriali mantengono una solida presenza, il settore craft ridefinisce costantemente i confini del gusto. Ma qual è la birra più venduta in Italia oggi? La risposta non è univoca: dipende dal segmento di mercato, dalle regioni e dalle abitudini di consumo.
Nel 2025, i dati di AssoBirra rivelano che il consumo pro capite si attesta a 38 litri annui, in crescita rispetto agli anni precedenti ma ancora lontano dalla media europea di 55-60 litri . Questo dato nasconde però realtà contrastanti: se le lager industriali dominano per volume, le birre artigianali conquistano quote di mercato grazie a produzioni di nicchia e abbinamenti gourmet.
In questo post
- Il dominio delle birre industriali: i colossi del mercato
- La rivoluzione craft: IPA e stili innovativi
- Geografia del consumo: Nord vs Centro-Sud
- Il futuro del mercato: tendenze 2025 e oltre
Il dominio delle birre industriali: i colossi del mercato
Le birre industriali rappresentano l'82% della produzione nazionale, con un fatturato che supera i 6,4 miliardi di euro . In testa alla classifica delle più vendute troviamo Peroni Nastro Azzurro, seguita da Heineken Italia e Birra Moretti. Questi marchi devono il successo alla distribuzione capillare, al prezzo accessibile e a campagne di marketing mirate.
Un caso emblematico è quello di Heineken, che nel 2022 ha lanciato il progetto Brew Your Way, permettendo ai clienti di creare blend personalizzati nei suoi stabilimenti. Un tentativo di avvicinarsi alla filosofia su misura delle microbrewery, senza perdere l'efficienza produttiva .
Marchio | Quota di mercato | Stile principale |
---|---|---|
Peroni | 28% | Lager |
Heineken | 22% | Pilsner |
Moretti | 15% | Bionda |
Il paradosso della bottiglia caratterizza questo segmento: nonostante il 73% degli italiani preferisca la birra alla spina, il 62% degli acquisti avviene ancora in formati domestici. La praticità e l'offerta di bottiglie premium (come quelle da 75 cl con tappo a vite) spiegano questa tendenza .
Per approfondire le differenze tra birra industriale e artigianale, consulta il nostro articolo su birra artigianale vs industriale.
La rivoluzione craft: IPA e stili innovativi
Se chiedi qual è la birra più venduta nel segmento artigianale, la risposta è inequivocabile: IPA (India Pale Ale). Nel 2024, questo stile ha rappresentato il 35% delle vendite craft, con varianti come le New England IPA (+30% dal 2020) che mitigano l'amaro con note tropicali .
Birrifici come Baladin e Birrificio del Ducato hanno ridefinito lo stile italiano, incorporando ingredienti locali. La collaborazione tra Baladin e Peroni per la 6.5 Special (una pilsner dry-hopped) ha venduto 1,2 milioni di bottiglie in sei mesi, dimostrando come l'ibridazione tra industria e artigianato possa funzionare .
Tra le novità emergenti:
- Birre a basso contenuto alcolico (NABLAB), favorite dal nuovo codice della strada e dalla Gen Z
- Italian Grape Ale, che unisce mosto d'uva a malti tradizionali
- Pastry Stout con note di caramello salato o crema di mandorle
Scopri l'evoluzione delle IPA nella nostra guida alla birra West Coast IPA.
Geografia del consumo: Nord vs Centro-Sud
Il 45% del consumo nazionale si concentra al Nord, con la Lombardia in testa (18% del totale). Tuttavia, il Sud mostra una crescita doppia rispetto alla media nazionale (+6,5% annuo), trainata da birrifici come quelli siciliani che reinterpretano stili classici con ingredienti mediterranei .
Regione | Litri/anno pro capite | Trend vs 2020 |
---|---|---|
Lombardia | 42 | +8% |
Sicilia | 28 | +15% |
Lazio | 35 | +12% |
Interessante il caso della Campania, dove birrifici come quello del Forte di Pietrasanta hanno vinto premi per la costanza qualitativa, attirando turisti enogastronomici . Per una mappa completa dei birrifici, visita la nostra pagina sulle birre italiane famose.
Come scegliamo la birra: packaging, digitalizzazione e sostenibilità
Il 55% degli acquisti avviene nei supermercati, ma il digitale rivoluziona le abitudini:
- App come Untappd guidano il 28% dei millennial nelle scelte
- Abbonamenti mensili (es. BeerBurg) fatturano 120 milioni di euro
- Lattine riciclate sono preferite dal 45% dei consumatori
La sostenibilità è cruciale: birrifici come Peroni sperimentano bottiglie in bio-plastica di canna da zucchero, mentre i craft puntano su filiere corte e luppoli resilienti ai cambiamenti climatici . Approfondisci il tema con la nostra analisi sulla birra vegana.
Il futuro del mercato: tendenze 2025 e oltre
Secondo Nomisma, il settore raggiungerà i 7,1 miliardi di euro di fatturato entro il 2025, con tre tendenze principali:
- Iper-localismo: il 68% degli under 40 preferisce birre prodotte entro 50 km
- Tecnologia in fermentazione: sensori IoT e AI ottimizzano produzione e riducono scarti del 18%
- Export: le esportazioni crescono del 22% annuo, con Stati Uniti e Giappone mercati chiave
Non mancano le sfide: l'aumento dei costi delle materie prime e la concorrenza delle importazioni richiedono politiche fiscali mirate, come la riduzione delle accise per i piccoli birrifici .
Per restare aggiornati sui trend, consulta il nostro report sul consumo di birra in Italia.
Conclusione: un mercato in costante evoluzione
Rispondere alla domanda qual è la birra più venduta in Italia significa navigare tra dati contrastanti. Se i numeri assoluti premiano ancora i grandi marchi, l'innovazione arriva dal mondo craft, con consumatori sempre più attenti a qualità, sostenibilità e identità territoriale.
Che tu preferisca una lager tradizionale o una IPA sperimentale, il consiglio è esplorare la diversità brassicola italiana. Scopri la nostra selezione di birra artigianale online e lasciati guidare in un viaggio sensoriale senza confini.
Per ulteriori approfondimenti, visita il sito della Brewers Association, riferimento internazionale per gli appassionati di craft beer.