Birra e perdita di capelli: esistono dei possibili legami?

La relazione tra birra e perdita di capelli suscita curiosità sia tra gli appassionati di birra artigianale che tra chi è attento alla salute della propria chioma. In molti si chiedono se una pinta di IPA luppolata o una stout corposa possano influire sul benessere dei capelli tanto quanto gratificano il palato. La birra è una bevanda antica e ricca di tradizione, preparata con ingredienti naturali come malto d’orzo, luppolo e lievito, ma contiene anche alcol e calorie che potrebbero avere effetti sul nostro organismo. D’altra parte, la caduta dei capelli è un fenomeno complesso, in gran parte legato a fattori genetici, ormonali (come l’ormone DHT) e allo stile di vita complessivo. Vale quindi la pena chiedersi: il consumo di birra può davvero incidere sulla calvizie o si tratta di un falso mito?

Studi scientifici hanno iniziato a esaminare il possibile legame tra alcol e salute dei capelli, offrendo risultati talvolta contraddittori. Tuttavia, dermatologi e nutrizionisti concordano su un punto: anche una bevanda conviviale come la birra va consumata con moderazione e consapevolezza, specialmente se si vuole preservare la salute dei capelli e del cuoio capelluto. Un consumo equilibrato di birra può inserirsi in uno stile di vita sano senza provocare danni, mentre eccedere regolarmente con pinte e boccali potrebbe contribuire indirettamente a problemi per la chioma – dai capelli più fragili a un incremento della caduta – a causa degli effetti sistemici dell’alcol sul corpo.

In questo articolo neutrale ma approfondito analizziamo nel dettaglio il rapporto tra birra e perdita di capelli. Scopriremo cosa dice la scienza sui meccanismi in gioco, come le diverse componenti della birra (vitamine, minerali ma anche alcol e zuccheri) possono influenzare la salute dei follicoli piliferi, e quali accorgimenti adottare per conciliare la passione per la birra artigianale con il benessere della propria chioma.

In questo post

Cause della perdita di capelli: fattori principali {#cause-perdita-capelli}

Prima di valutare l’impatto della birra, è fondamentale comprendere perché i capelli cadono. La perdita di capelli (o alopecia) può manifestarsi per diverse cause, spesso concomitanti:

  • Alopecia androgenetica: è la forma più comune, nota anche come calvizie ereditaria o “calvizie comune”. Colpisce soprattutto gli uomini (ma anche molte donne) ed è legata a fattori genetici e ormonali. L’ormone diidrotestosterone (DHT), derivato del testosterone, causa un progressivo miniaturizzarsi dei follicoli piliferi predisposti geneticamente, portando capelli sempre più sottili e corti. Questo processo avviene gradualmente e principalmente in zone specifiche (tempie, vertex).
  • Stress e alopecia da stress: eventi stressanti intensi (fisici o emotivi) possono scatenare una caduta diffusa e temporanea dei capelli (telogen effluvium). Lo stress cronico, inoltre, eleva i livelli di cortisolo, un ormone che può interferire con il normale ciclo di crescita dei capelli.
  • Carenze nutrizionali: una dieta povera di proteine, vitamine e minerali essenziali può indebolire capelli e unghie. In particolare, carenze di ferro (anemia), zinco, biotina (vitamina B7) e altre vitamine del gruppo B, vitamina D e vitamina A sono spesso associate a capelli fragili e che cadono con facilità. I capelli, essendo costituiti principalmente da cheratina (una proteina), risentono anche di diete drastiche o malnutrizione proteica.
  • Fattori ormonali e condizioni mediche: oltre all’alopecia androgenetica, squilibri ormonali come quelli della tiroide (ipotiroidismo o ipertiroidismo) possono causare caduta dei capelli. Nelle donne, anche sindromi ormonali come l’ovaio policistico o il post-gravidanza (defluvio post-partum dovuto al calo di estrogeni) portano spesso a un aumento temporaneo della caduta. Alcune malattie autoimmuni (es. alopecia areata) o farmaci (come chemioterapici, anticoagulanti, retinoidi) hanno effetti diretti sulla caduta dei capelli.
  • Cura dei capelli e fattori esterni: pratiche aggressive come decolorazioni frequenti, uso eccessivo di piastre e phon ad alte temperature, acconciature molto strette (code di cavallo, trecce tirate) possono indebolire il fusto del capello o danneggiare i follicoli (alopecia da trazione). Anche un cuoio capelluto non sano – ad esempio in caso di dermatite seborroica grave o infezioni fungine – può contribuire alla perdita di capelli.

Come si vede, la caduta dei capelli è generalmente il risultato di una combinazione di predisposizione genetica, equilibrio ormonale e salute generale dell’individuo. Dove si colloca, dunque, il ruolo della birra in questo quadro? Per rispondere, dobbiamo considerare due aspetti: ciò che di buono (nutrienti) la birra può fornire ai capelli e ciò che di potenzialmente dannoso l’alcol potrebbe causare.

Nutrienti della birra e salute dei capelli {#nutrienti-birra-capelli}

Parlando di birra e capelli, alcuni sostengono che la birra – specialmente quella artigianale, non filtrata e ricca di lieviti – possa avere effetti benefici grazie ai suoi nutrienti. Vediamo quali sostanze contenute in un boccale potrebbero teoricamente giovare alla salute dei capelli:

Vitamine del gruppo B: la birra contiene piccole quantità di vitamine del gruppo B, derivanti dal lievito e dal malto d’orzo. In particolare, nella birra non filtrata (dove il lievito di birra è ancora presente in sospensione) si trovano tracce di biotina (B7), acido folico (B9), niacina (B3), riboflavina (B2) e piridossina (B6). Queste vitamine sono tutte importanti per il metabolismo cellulare dei follicoli e per la crescita di capelli sani. Ad esempio, la biotina è spesso consigliata come integratore per rinforzare capelli e unghie fragili. Tuttavia, le quantità di vitamine B in una normale birra sono piuttosto basse rispetto al fabbisogno giornaliero: si parla di milligrammi o microgrammi per litro (Birra Valori Nutrizionali e Composizione Chimica – La Casetta Craft Beer Crew). Per confronto, gli integratori di lievito di birra contengono dosi concentrate di queste vitamine, non replicabili bevendo birra in quantità moderate.

Proteine e aminoacidi: il malto d’orzo apporta proteine (circa 1-2 g per ogni 500 ml di birra (Birra Valori Nutrizionali e Composizione Chimica – La Casetta Craft Beer Crew)). Durante la fermentazione, parte di queste proteine viene degradata, ma alcuni aminoacidi essenziali rimangono in tracce nella bevanda. Gli aminoacidi sono i mattoni della cheratina, la proteina principale di cui sono fatti i capelli. Anche se il contenuto proteico della birra è modesto, è comunque un contributo (sommato all’alimentazione generale) di materiale utile per la costruzione del fusto del capello. Inoltre, le proteine del malto contribuiscono alla formazione della schiuma della birra (Birra Valori Nutrizionali e Composizione Chimica – La Casetta Craft Beer Crew), ma dal punto di vista nutrizionale non bastano certo da sole a soddisfare il fabbisogno proteico per la crescita dei capelli.

Minerali (silicio, zinco, magnesio): la birra è una fonte alimentare relativamente ricca di silicio (Si) biodisponibile. Studi hanno mostrato che il silicio nella dieta può aiutare a rafforzare i capelli e migliorarne la brillantezza (Use of silicon for skin and hair care: an approach of chemical forms …) (How to Use Beer for Hair Growth | Blush – Vocal Media). La birra artigianale, prodotta con malti d’orzo e luppolo, contiene in media 10-30 mg/L di silicio (in particolare le birre pale ale ne apportano di più, mentre le birre di frumento e le lager leggere ne hanno meno) (A Beer for Stronger Bones? This Study’s Not For You – ABC News) (A sober view of new beer research – MinnPost). Una pinta (circa 500 ml) di birra luppolata può quindi fornire qualche milligrammo di silicio, un minerale che contribuisce alla salute di capelli, unghie e tessuti connettivi. Oltre al silicio, nella birra troviamo anche magnesio, potassio, fosforo e tracce di zinco provenienti dalle materie prime (Birra Valori Nutrizionali e Composizione Chimica – La Casetta Craft Beer Crew). Lo zinco è un elemento fondamentale per la crescita dei capelli (una sua carenza marcata provoca caduta), ma la quantità presente in una birra è molto bassa – e per di più l’alcol ne riduce l’assorbimento, come vedremo. Dunque, anche se la birra fornisce minerali utili, va considerata più un complemento piacevole che una vera fonte principale di micronutrienti.

Antiossidanti e polifenoli: il luppolo e il malto d’orzo contengono polifenoli (come flavonoidi, acidi fenolici e fitoestrogeni del luppolo). Queste sostanze hanno proprietà antiossidanti, cioè aiutano a contrastare lo stress ossidativo causato dai radicali liberi. Lo stress ossidativo è ritenuto uno dei fattori che contribuiscono all’invecchiamento cellulare, anche a livello dei follicoli piliferi. In teoria, gli antiossidanti della birra potrebbero avere un effetto protettivo sulle cellule del cuoio capelluto. Tuttavia, occorre sottolineare che la concentrazione di antiossidanti in una birra è bassa rispetto ad altre fonti alimentari ben più ricche (come frutta, verdura, tè verde). Inoltre l’alcol in essa contenuto è esso stesso promotore di stress ossidativo e infiammazione quando consumato in eccesso. Quindi, pur essendo un aspetto interessante – ad esempio, le birre scure tendono ad avere un contenuto leggermente maggiore di antiossidanti rispetto alle chiare (A sober view of new beer research – MinnPost) – questo beneficio non può compensare gli eventuali effetti negativi di troppo alcol. In pratica, è meglio mangiare mirtilli o noci per gli antiossidanti, e bere birra principalmente per piacere, non come “elisir” per la chioma.

In sintesi, la birra artigianale offre una piccola quota di nutrienti favorevoli alla salute dei capelli, soprattutto se paragonata ad altre bevande alcoliche “vuote” (prive di nutrienti oltre alle calorie). Una birra non filtrata con il suo lievito apporta vitamine B e minerali in misura modesta, e un consumo moderato può inserirsi in una dieta varia. Tuttavia, è importante non sovrastimare questi contributi: per soddisfare il fabbisogno di biotina o zinco attraverso la birra si dovrebbero bere quantità irragionevoli (con rischi ben maggiori dei benefici). Dunque, eventuali effetti positivi della birra sui capelli possono manifestarsi solo nell’ambito di un consumo moderato e di uno stile alimentare già completo di per sé.

Alcol e capelli: gli effetti di un consumo eccessivo {#alcol-capelli-effetti}

Se da un lato la birra fornisce alcuni nutrienti, dall’altro contiene alcol etilico, il cui abuso può avere molteplici effetti dannosi sull’organismo – e indirettamente anche sui capelli. Esaminiamo i principali modi in cui un consumo eccessivo di alcol può influire negativamente sulla salute dei capelli e del cuoio capelluto:

Danneggiamento del fegato e sintesi di nutrienti: il fegato è un organo chiave per il metabolismo e la detoxificazione delle sostanze nocive, alcol compreso. L’abuso cronico di alcol affatica il fegato e può portare a epatopatie (fegato grasso, epatite alcolica, cirrosi). Un fegato malfunzionante non riesce a metabolizzare e immagazzinare correttamente molte vitamine e proteine necessarie all’organismo. In particolare, il fegato sintetizza e attiva elementi fondamentali per la salute di pelle e capelli, come la cheratina e alcune proteine del sangue che trasportano nutrienti ai follicoli. Se il fegato è compromesso dall’alcol, la produzione di queste sostanze cala (Alcool e caduta capelli – Magazine | CRLAB). Un fegato sano converte anche il beta-carotene in vitamina A attiva e immagazzina vitamina B12 e ferro; tutti elementi che, se carenti, possono riflettersi in capelli più deboli.

Cattivo assorbimento di vitamine e minerali: l’alcol in eccesso può interferire con l’assorbimento dei nutrienti a livello intestinale. Ad esempio, studi indicano che l’assunzione cronica di alcol riduce l’assorbimento dello zinco e di altre vitamine del gruppo B (Alcool e caduta capelli – Magazine | CRLAB). Lo zinco, come accennato, è essenziale per la crescita dei capelli: una sua carenza può provocare alopecia diffusa e capelli sottili. Allo stesso modo, l’alcol può contribuire a deficit di acido folico e tiamina, nutrienti importanti anche per la sintesi del DNA nelle cellule in rapida crescita come quelle dei follicoli piliferi. Inoltre, l’abuso di alcol spesso si accompagna a una dieta squilibrata (molte calorie vuote dall’alcol e meno cibo sano), aggravando le carenze nutrizionali. Questo quadro di malnutrizione alcol-correlata certamente non giova alla salute dei capelli: i nuovi capelli che crescono possono risultare più fragili, sottili o crescere più lentamente a causa della mancanza di mattoni nutritivi.

Disidratazione e secchezza: l’alcol è un diuretico, ossia favorisce la perdita di liquidi attraverso i reni. Ecco perché dopo una bevuta abbondante ci si sente spesso disidratati. La disidratazione colpisce tutto il corpo, inclusa la pelle e il cuoio capelluto. Un cuoio capelluto poco idratato tende a sviluppare più facilmente secchezza, desquamazione e irritazione. Questo ambiente non è ideale per la crescita ottimale dei capelli. I capelli stessi, se il corpo è disidratato, possono apparire più secchi e opachi, spezzandosi con maggior facilità. Sebbene la disidratazione episodica da singola bevuta si risolva reidratandosi, chi beve molto e spesso potrebbe mantenere uno stato di idratazione subottimale cronico, non favorevole per capelli forti e lucenti.

Squilibri ormonali: il consumo eccessivo di alcol può influenzare l’equilibrio ormonale. Negli uomini, l’alcol elevato può ridurre i livelli di testosterone e aumentare quelli di estrogeni (Il consumo di alcol causa la caduta dei capelli? Svelare la verità e le strategie per capelli sani – Clinica per il trapianto di capelli del dott. MFO). Un eccesso di estrogeni maschili (ad esempio in caso di grave danno epatico da alcol, che porta anche a ginecomastia) è talvolta associato a diradamento dei capelli, sebbene il legame non sia diretto come quello tra DHT e calvizie. Nelle donne, l’alcol può alterare il ciclo mestruale e gli estrogeni, ormoni che in equilibrio fisiologico aiutano a mantenere i capelli in fase di crescita più a lungo. In entrambi i sessi, l’alcol influisce anche sugli ormoni dello stress: alza il cortisolo e può disturbare il sonno, fattori che a loro volta possono contribuire a una maggiore caduta (lo stress prolungato, come detto, può favorire il telogen effluvium).

Infiammazione sistemica: l’abuso cronico di alcol promuove uno stato infiammatorio diffuso nell’organismo. L’infiammazione può interessare anche il cuoio capelluto e i follicoli piliferi, creando un ambiente meno favorevole alla crescita. Ad esempio, un eccesso di alcol può peggiorare condizioni infiammatorie della pelle come la dermatite seborroica o la psoriasi del cuoio capelluto, indirettamente aumentando la caduta di capelli in corso di tali patologie. Inoltre, l’infiammazione cronica da alcol produce radicali liberi che danneggiano cellule e tessuti (come i bulbi piliferi), contrastando eventuali benefici dati dagli antiossidanti presenti nella birra.

Stile di vita associato: spesso chi eccede con l’alcol adotta anche altre abitudini poco salutari – fumare sigarette, dormire poco, alimentarsi male – che sinergicamente aggravano la situazione per i capelli. Ad esempio, il fumo diminuisce l’afflusso di sangue (e quindi di ossigeno e nutrienti) al cuoio capelluto, accelerando la caduta in chi è predisposto. La carenza di sonno altera ulteriormente gli ormoni dello stress e la rigenerazione cellulare, con potenziali ripercussioni sul ciclo di crescita dei capelli. È quindi difficile attribuire la colpa diretta solo alla birra: spesso è l’insieme di comportamenti poco sani a creare terreno fertile per la calvizie.

In sintesi, bere molta birra (o altri alcolici) con regolarità può contribuire alla caduta dei capelli, ma indirettamente: non perché la birra contenga qualcosa di “tossico per i capelli” in sé, bensì perché troppo alcol porta a deficit nutrizionali, ormonali e a uno stile di vita meno sano che danneggia anche la chioma. Va sottolineato che un consumo moderato di alcol non causa tipicamente questi effetti: chi beve una birra ogni tanto, senza eccessi, difficilmente vedrà ripercussioni apprezzabili sui propri capelli dovute all’alcol in sé. Il problema sorge con l’abuso prolungato.

Birra e perdita di capelli: cosa dice la scienza? {#birra-perdita-scienza}

Dopo aver considerato potenziali pro e contro della birra sui capelli, la domanda cruciale rimane: esiste davvero un legame dimostrato tra birra e caduta dei capelli? La risposta, finora, è no, almeno non in modo diretto e significativo. La scienza ha cercato di indagare questa relazione, soprattutto per quanto riguarda l’alcol in generale. Ecco cosa emerge dalle evidenze attuali:

Uno studio recente (una meta-analisi del 2024 guidata da ricercatori della Pusan National University) ha esaminato diversi lavori scientifici sul consumo di alcol e l’alopecia androgenetica. I risultati, pubblicati sulla rivista Alcohol and Alcoholism, indicano che chi consuma alcol regolarmente ha una probabilità leggermente più alta di sperimentare calvizie rispetto ai non bevitori, ma l’associazione non è statisticamente significativa ( Researchers explore the link between alcohol consumption and androgenetic alopecia ). In numeri, i bevitori avevano circa 1,4 volte più rischio di alopecia rispetto agli astemi, ma con un intervallo di incertezza ampio: ciò significa che la differenza potrebbe essere dovuta al caso o ad altri fattori confondenti. Inoltre, gli studi di tipo longitudinale (coorti seguite nel tempo), considerati più affidabili, non hanno trovato correlazioni solide tra quantità di alcol assunta e peggioramento della calvizie ( Researchers explore the link between alcohol consumption and androgenetic alopecia ). In sintesi, ad oggi non c’è prova scientifica che bere moderatamente favorisca la calvizie. Piuttosto, sembrerebbe che solo un consumo molto elevato di alcol possa, indirettamente, accelerare la perdita di capelli in soggetti predisposti.

I tricologi (gli specialisti dei capelli) spesso riportano che i pazienti con caduta significativa e abuso di alcol vedono miglioramenti una volta corrette le loro abitudini di vita (Il consumo di alcol causa la caduta dei capelli? Svelare la verità e le strategie per capelli sani – Clinica per il trapianto di capelli del dott. MFO). Ma questo rientra in quel discorso più ampio: ridurre l’alcol fa parte di una serie di interventi salutari che giovano anche ai capelli (assieme a dieta bilanciata, integrazioni mirate se servono, riduzione dello stress). Non esiste invece, nei manuali medici, la “caduta di capelli da birra” come entità a sé stante.

Per quanto riguarda specificamente la birra, spesso vengono tirati in ballo i fitoestrogeni del luppolo. Il luppolo (Humulus lupulus), usato per aromatizzare e amareggiare la birra, contiene composti vegetali estrogenici (in particolare 8-prenilnaringenina). Alcuni temono che bere molte birre ricche di luppolo possa “femminilizzare” l’assetto ormonale maschile o interferire col DHT, influenzando la calvizie. In realtà, non esiste alcuna evidenza che i fitoestrogeni del luppolo in una dieta normale abbiano effetti rilevanti sui capelli o sulla produzione di DHT. Servirebbero quantità enormi di luppolo per avere un impatto ormonale misurabile nell’uomo – molto superiore a quelle che si assumono bevendo birra con moderazione. D’altro canto, alcuni studi suggeriscono che i fitoestrogeni alimentari (come quelli della soia o del luppolo) possano addirittura esercitare un lieve effetto protettivo sui follicoli modulando localmente l’infiammazione; ma anche qui, nulla di conclusivo. In poche parole, il timore che la birra “troppo luppolata” faccia cadere i capelli è infondato dal punto di vista scientifico.

Un altro mito da sfatare è quello della correlazione tra birra e forfora/cattiva salute del cuoio capelluto. Spesso chi nota capelli che si assottigliano punta il dito contro la birra pensando causi forfora o eccesso di sebo, contribuendo alla caduta. In realtà, condizioni come dermatite seborroica o forfora dipendono da predisposizione individuale, igiene e altri fattori (microbioma cutaneo, stress), non dal bere birra in sé. Semmai, come detto, bere troppo alcol può peggiorare un problema di pelle già esistente disidratando o infiammando, ma non è la causa primaria.

La posizione degli esperti sulla questione “birra e caduta dei capelli” è dunque generalmente la seguente: un consumo moderato di birra (es. 1 bicchiere al giorno o meno) non ha effetti apprezzabili sulla salute dei capelli. Ciò che conta molto di più sono i fattori genetici, ormonali e nutrizionali. Diverso è il caso dell’abuso di alcol: quello sì, nel lungo termine, può contribuire al diradamento, ma in combinazione con altri squilibri che l’alcol provoca nell’organismo. Come afferma il professor Yun Hak Kim, autore della meta-analisi citata, occorrono ulteriori studi per chiarire se esiste un impatto diretto dell’alcol sulla calvizie ( Researchers explore the link between alcohol consumption and androgenetic alopecia ); ma nel frattempo è sensato consigliare uno stile di vita equilibrato ai fini della prevenzione dell’alopecia androgenetica. In pratica, se stai lottando contro la caduta dei capelli, ridurre le birre a un livello moderato può essere una buona idea non perché la birra sia la causa, ma perché fa parte di un approccio salutare a 360 gradi.

(Nota: qui parliamo di consumo alimentare di birra. Esistono anche rimedi casalinghi che prevedono di sciacquare i capelli con birra per renderli lucidi – grazie al pH acido e ai residui proteici del malto – ma si tratta di effetti cosmetici temporanei che nulla hanno a che vedere con la ricrescita o la caduta dei capelli.)

Lievito di birra e capelli: tra mito e realtà {#lievito-capelli}

Un motivo per cui la birra viene talvolta ritenuta “amica” dei capelli è la presenza del lievito di birra. Il lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae) è un fungo unicellulare utilizzato per fermentare gli zuccheri del malto in alcol e anidride carbonica durante la produzione birraria. Una volta terminata la fermentazione, parte del lievito muore o si deposita sul fondo dei fermentatori. Proprio il lievito di birra inattivato, ricco di vitamine e proteine, è da decenni venduto come integratore alimentare naturale per rafforzare capelli, pelle e unghie. Dunque viene spontaneo pensare: se il lievito di birra fa bene ai capelli, bere birra dovrebbe avere lo stesso effetto, giusto? Purtroppo, non è così semplice.

Il lievito di birra come integratore è tipicamente assunto in scaglie o compresse, fornendo alte concentrazioni di vitamine del gruppo B (soprattutto B1, B2, B3, B5, B6, B7/biotina, acido folico), proteine ad alto valore biologico (con tutti gli aminoacidi essenziali) e minerali come selenio, cromo e zinco. Questa ricchezza nutrizionale è ciò che può aiutare chi ha carenze a migliorare la robustezza dei capelli. Però, nella birra in bottiglia o nel boccale, la quantità di lievito rimasta è minima (soprattutto nelle birre filtrate). Molte birre commerciali infatti vengono filtrate e pastorizzate, eliminando quasi del tutto il lievito residuo per ottenere un prodotto limpido e stabile. Le birre artigianali “vive” non filtrate, come alcune ale in bottiglia rifermentate, contengono ancora un po’ di lievito in sospensione (visibile a volte come un velino sul fondo). Ma parliamo comunque di grammi di lievito per litro di birra, non certo delle dosi concentrate di un integratore.

Inoltre, va considerato l’effetto dell’alcol sulle vitamine del gruppo B. L’alcol è antagonista di diverse vitamine: ne riduce l’assorbimento e accelera la loro eliminazione dall’organismo. Quindi, anche le piccole quantità di vitamine presenti nella birra potrebbero essere in parte vanificate dall’alcol stesso contenuto in quella birra. Paradossalmente, chi assume lievito di birra per rinforzare i capelli dovrebbe limitare l’alcol per massimizzarne l’effetto, non il contrario!

Ciò non significa che la birra sia completamente inutile sul fronte dei capelli: come abbiamo visto, una birra artigianale non filtrata fornisce vitamine e minerali utili. Ma bisogna sfatare l’idea che “bere tante birre equivale a prendere il lievito di birra”. Purtroppo non è così. Se si vogliono ottenere i benefici del lievito di birra per la chioma, molto meglio assumerlo direttamente come supplemento (in vendita in erboristeria o farmacia) o consumare alimenti arricchiti, piuttosto che pensare di risolvere stappando bottiglie.

Un altro punto interessante: il lievito di birra vivo è una cosa, il lievito di birra morto (inattivo) è un’altra. Nella birra, il lievito residuo è per lo più inattivo. Gli integratori invece forniscono lievito inattivo essiccato (oppure autolisato). In entrambi i casi, è il contenuto nutrizionale che conta. Alcuni sostengono che i fermenti vivi possano aiutare l’intestino e indirettamente la pelle e i capelli, ma nel caso specifico del lievito di birra non ci sono evidenze forti di un effetto probiotico sulla crescita dei capelli.

In sintesi, birra e lievito di birra non sono sovrapponibili per quanto riguarda i benefici sui capelli. Certo, se ami la birra artigianale non filtrata, sappi che stai assumendo un poco di quelle vitamine e proteine del lievito – il che non guasta. Ma non aspettarti miracoli per la tua chioma bevendo birra. Se hai carenze nutrizionali, meglio integrarle in modo mirato; la birra può semmai essere un piacere da concedersi all’interno di una dieta già equilibrata e ricca di tutto ciò che serve ai capelli.

Birra artigianale vs industriale: c’è differenza per i capelli? {#artigianale-vs-industriale-capelli}

Gli amanti della birra artigianale spesso elogiano la genuinità delle craft beer rispetto alle lager industriali. In ambito di salute generale, le birre artigianali hanno alcune caratteristiche potenzialmente favorevoli: sono in genere non pastorizzate, talvolta non filtrate, fatte con ingredienti selezionati e senza l’aggiunta di conservanti o zuccheri di fermentazione. Al contrario, certe birre industriali a basso costo possono essere più “raffinate” (malti e cereali meno pregiati, additivi per stabilizzare schiuma e gusto, zuccheri aggiunti per aumentare il grado alcolico). Ma queste differenze possono influire in qualche modo sulla salute dei capelli?

Dal punto di vista nutrizionale, una birra artigianale non filtrata conserva un profilo di micronutrienti leggermente più ricco: più vitamine del gruppo B e polifenoli del luppolo, grazie al fatto che il lievito e le sostanze colloidali non vengono rimosse. Queste differenze, tuttavia, sono minime in termini assoluti. Ad esempio, se una lager filtrata commerciale ha quasi zero biotina, una hefeweizen artigianale potrà averne qualche microgrammo per bicchiere in più – nulla che trasformi radicalmente la salute dei capelli. Anche i livelli di alcol contano: molte birre artigianali hanno gradazioni sostenute (IPA, belgian ale, imperial stout possono superare 7-8% vol.), mentre alcune birre industriali sono più leggere (4-5% vol). Da un lato, più alcol significa più calorie e potenziali effetti disidratanti/nutrizionali negativi; dall’altro, in una birra artigianale corposa magari se ne beve meno quantità per soddisfarsi.

Un aspetto interessante è proprio questo: gustare una birra artigianale di qualità, dal sapore intenso, tende a favorire un consumo moderato e consapevole, focalizzato sul piacere del gusto, rispetto a tracannare grandi quantità di birre commerciali leggere solo per dissetarsi. Bere una Double IPA profumata lentamente, anziché tre lattine di lager insapore di seguito, potrebbe indirettamente aiutare a introdurre meno alcol totale, con beneficio per la salute generale (capelli inclusi). Attenzione però a non fraintendere: “artigianale = non fa male” è un mito. Qualsiasi birra ad alto tenore alcolico, artigianale o no, se consumata in eccesso avrà gli stessi effetti negativi.

Sul fronte degli additivi, le birre industriali contengono talvolta solfiti o conservanti per stabilizzare il prodotto. Alcune persone particolarmente sensibili potrebbero accusare reazioni cutanee o prurito al cuoio capelluto legate a queste sostanze, ma sono casi rari. Non ci sono evidenze che questi additivi abbiano impatto sulla caduta dei capelli. Più significativa può essere invece la differenza di zuccheri residui: certi birroni industriali dolcificati possono apportare più calorie e carboidrati fermentescibili che alimentano un’eventuale tendenza alla dermatite seborroica (che si nutre di sebo e può peggiorare con diete ricche di zuccheri). Ma di nuovo, è un effetto molto indiretto e variabile da persona a persona.

Riassumendo: scegliere birre artigianali di qualità può far parte di uno stile di vita alimentare più sano e consapevole, e in linea teorica offre un leggerissimo vantaggio in termini di apporto di nutrienti utili ai capelli. Tuttavia, nessuna birra, per quanto “naturale”, può compensare gli effetti di un eccesso alcolico. Quindi, se preferisci una Ale non filtrata a una lager industriale, fallo per il gusto e la filosofia produttiva, ma non aspettarti che questa scelta da sola abbia un impatto misurabile sulla tua capigliatura.

(Curiosità: alcune persone notano che con birre artigianali non filtrate hanno meno mal di testa o postumi rispetto a birre industriali – spesso attribuendo il merito all’assenza di conservanti. In realtà molto dipende dalla quantità di alcol e dall’idratazione. In ogni caso, sentirsi meglio dopo aver bevuto significa stress minore per il corpo, e potenzialmente anche per i capelli.)

Oltre la birra: altri fattori che influiscono sulla caduta dei capelli {#oltre-birra-fattori-capelli}

È importante inserire il possibile impatto della birra in un contesto più ampio. Come abbiamo visto, bere birra con moderazione non causa di per sé perdita di capelli significativa. Al contrario, altri fattori dello stile di vita e della salute generale hanno un ruolo ben più determinante. Ecco alcuni aspetti su cui concentrarsi nella cura della propria chioma, al di là del mero consumo di birra:

Alimentazione generale: una dieta equilibrata e ricca di nutrienti è la base per capelli sani. Assicurarsi adeguato apporto di proteine (carne magra, pesce, legumi, uova), di ferro (carne rossa, legumi, verdure a foglia verde), di acidi grassi omega-3 (pesce azzurro, noci) e di vitamine e minerali (frutta e verdura in abbondanza) farà molto più per i vostri capelli di quanto possa fare l’evitare una birra. Se la dieta è carente, i follicoli piliferi ne risentono rapidamente. Chi segue diete vegane o molto restrittive dovrebbe monitorare in particolare vitamina B12, zinco, ferro e proteine totali, ed eventualmente integrare. Ricordiamoci che i capelli sono “ultimi della fila” a ricevere i nutrienti: prima vanno a organi vitali. Quindi in caso di carenze, i capelli sono tra i primi a soffrirne (diventando deboli o cadendo).

Idratazione e circolazione sanguigna: bere acqua a sufficienza e mantenersi idratati è essenziale anche per la salute dei capelli. Un buon flusso sanguigno al cuoio capelluto porta ossigeno e nutrienti ai follicoli. Se si beve alcol (che disidrata), è buona pratica alternare con acqua. Un cuoio capelluto ben idratato è meno incline a irritazioni e mantiene un migliore microcircolo. Inoltre, attività fisica regolare aiuta la circolazione: fare sport migliora l’apporto di sangue (e quindi nutrienti) alla pelle e ai capelli.

Fumo e inquinamento: il fumo di sigaretta è nemico dei capelli. Le sostanze tossiche del fumo causano vasocostrizione (meno sangue ai follicoli) e aumentano lo stress ossidativo, accelerando l’invecchiamento dei tessuti. Studi hanno trovato un’incidenza maggiore di calvizie precoce nei fumatori rispetto ai non fumatori. Anche l’esposizione a inquinanti ambientali può indebolire i capelli nel lungo termine, depositandosi sul cuoio capelluto o generando radicali liberi; ovviamente non sempre possiamo controllare l’aria che respiriamo, ma possiamo controllare il fumo di sigaretta eliminandolo.

Stress e sonno: abbiamo menzionato come lo stress psicofisico cronico possa incidere negativamente. Imparare tecniche di gestione dello stress (yoga, meditazione, attività rilassanti) e dormire a sufficienza (7-8 ore per notte) aiuta l’organismo a mantenere un equilibrio ormonale più favorevole anche per i capelli. Durante il sonno, ad esempio, il corpo rilascia l’ormone della crescita e ripara i tessuti – fasi importanti anche per la rigenerazione dei follicoli. Al contrario, notti insonni e vita frenetica mantengono alti i livelli di cortisolo, che a lungo andare può contribuire a un defluvio cronico.

Cure specifiche e prevenzione: se si è geneticamente predisposti all’alopecia androgenetica, affidarsi solo allo stile di vita sano potrebbe non bastare a bloccare la caduta, ma certamente aiuta a rallentarla. In aggiunta, esistono terapie efficaci come lozioni a base di minoxidil, integratori mirati (biotina, miglio, aminoacidi solforati), fino ai farmaci anti-DHT (come finasteride) prescritti dal medico. In parallelo, trattamenti coadiuvanti come massaggi al cuoio capelluto, uso corretto di shampoo delicati, possono migliorare le condizioni locali. In tutto questo, moderare il consumo di alcol fa parte delle raccomandazioni generali per chi sta cercando di ottimizzare ogni aspetto che aiuti i capelli. Non perché la birra in sé sia la causa, ma perché ogni tassello (alimentazione, abitudini, cure) contribuisce al risultato finale.

Insomma, per avere capelli sani l’attenzione deve focalizzarsi sulla persona a 360°, non su una singola bevanda. Se sei un appassionato di birra artigianale, non devi rinunciarvi per forza per paura della caduta di capelli, a patto che tu abbia cura di tutti gli altri fattori (dieta, stress, ecc.) e che beva con moderazione. D’altra parte, se stai perdendo capelli e bevi troppa birra (o alcol in generale), può essere saggio ridurne l’assunzione: non tanto perché la birra sia veleno per i capelli, ma perché fa parte di un quadro di abitudini migliorabili che, una volta corrette, potranno riflettersi positivamente anche sulla tua chioma.

(Approfondimento: l’articolo La birra fa ingrassare? sul nostro blog esplora come l’assunzione di birra influisce su peso e metabolismo. Mantenere un peso forma e un metabolismo sano è importante anche per i capelli, dato che obesità e sindrome metabolica possono essere associate a squilibri ormonali che aggravano la calvizie androgenetica.)

Linee guida e consigli pratici {#consigli-pratici}

A questo punto, ricapitoliamo alcuni consigli pratici e linee guida per conciliare il piacere di una buona birra con la cura dei capelli:

1. Modera le quantità di birra (e alcol in generale): Le linee guida internazionali sul consumo di alcol suggeriscono di non superare 1-2 unità alcoliche al giorno. In termini pratici, si parla di circa una birra piccola (330 ml) al giorno al massimo per le donne e fino a una media (500 ml) per gli uomini, preferibilmente non tutti i giorni ma alternando. Evitare le abbuffate alcoliche concentrate nel weekend: meglio distribuire eventuali consumi in modo moderato. Zero alcol è l’opzione più sicura per la salute in assoluto, ma se ti piace la birra puoi concedertela con buon senso. Ricorda che nessuno dei potenziali nutrienti della birra farà miracoli per i tuoi capelli se esageri con l’alcol – anzi, vanificherai i benefici.

2. Scegli birre di qualità e adatte alle tue esigenze: Prediligi, quando possibile, birre artigianali ben fatte, magari non filtrate, che oltre all’alcol apportano qualcosina in più a livello nutrizionale. Se ti preoccupano calorie e zuccheri, orientati su stili secchi e meno alcolici (ad esempio una Blonde Ale dorata o una Pils chiara) piuttosto che su birre molto alcoliche e dolci. In generale, le lager leggere hanno meno impatto calorico, mentre le doppio malto forti salgono con le calorie. Per limitare gli effetti dell’alcol sui capelli, può essere utile provare anche birre a bassa gradazione o birre analcoliche di qualità: oggi in commercio esistono ottime craft beer analcoliche ricche di gusto. Così puoi brindare senza pensieri d’impatto sulla chioma.

3. Accompagna sempre la birra a cibo e acqua: Consumare la birra durante i pasti o con uno spuntino aiuta a rallentare l’assorbimento dell’alcol e fornisce nutrienti contestualmente. Uno stuzzichino proteico (es. formaggio, prosciutto) insieme alla birra riduce gli effetti ipoglicemizzanti dell’alcol e apporta aminoacidi utili. Alterna inoltre la birra con bicchieri d’acqua: ogni unità di alcol dovrebbe essere seguita da acqua per prevenire la disidratazione. Mantenere il corpo idratato aiuta a scongiurare secchezza del cuoio capelluto e a smaltire meglio i residui metabolici dell’alcol.

4. Assumi sufficienti vitamine e minerali nella dieta: Se bevi regolarmente anche solo piccole quantità di alcol, assicurati di compensare con un apporto ottimale di vitamine e minerali. Mangia cibi ricchi di zinco (pesce, carne, semi di zucca), biotina e vitamine B (uova, verdure a foglia verde, legumi), vitamina C e E (agrumi, frutta secca) che supportano la produzione di collagene e la salute del capello. Potresti anche valutare un integratore multivitaminico o di lievito di birra se la tua dieta è monotona. In ogni caso, i capelli traggono beneficio da un nutrimento costante e completo: non affidarti a una sola fonte (birra) per ottenere ciò di cui hanno bisogno.

5. Osserva il tuo corpo e personalizza: Ognuno reagisce in modo diverso. Se noti che periodi di maggiore consumo di alcol coincidono con un peggioramento dei tuoi capelli (ad esempio più forfora, capelli più secchi o che cadono un po’ di più), prendi provvedimenti: riduci l’alcol e vedi se migliora. Allo stesso tempo, se sei astemio e hai comunque caduta di capelli, saprai che la causa è altrove. Ascoltare i segnali del proprio corpo è fondamentale. In caso di caduta abbondante, non esitare a rivolgerti a un dermatologo o tricologo: capirà se c’è un problema clinico da trattare indipendentemente dalle tue abitudini alimentari.

Seguendo queste linee guida, potrai continuare a goderti le tue birre preferite – magari scoprendone di nuove con moderazione – senza sensi di colpa e senza trascurare la salute della tua chioma.

Conclusioni {#conclusioni}

Birra e perdita di capelli formano un binomio che, a prima vista, può destare preoccupazione nei più attenti alla propria immagine e salute. Dopo questo lungo viaggio tra aspetti nutrizionali, effetti dell’alcol e ricerche scientifiche, possiamo trarre alcune conclusioni chiave:

  • Bere birra in quantità moderata (1 bicchiere al giorno o meno) non causa calvizie né un aumento significativo della caduta di capelli. La caduta è determinata soprattutto da fattori genetici e ormonali, su cui la birra incide poco o nulla in modo diretto.
  • Un consumo eccessivo e prolungato di alcol, birra inclusa, può contribuire ad aggravare la perdita di capelli in modo indiretto: attraverso malnutrizione, stress ossidativo, squilibri ormonali e stili di vita poco sani associati all’abuso alcolico. In questi casi, ridurre l’alcol fa parte di un percorso salutare che giova anche ai capelli.
  • La birra contiene alcuni nutrienti benefici (vitamine B, silicio, antiossidanti) utili per capelli forti, ma in quantità limitate. Non bisogna considerarla un “integratore liquido”: i vantaggi nutritivi si colgono solo come parte di una dieta varia. Il lievito di birra è amico dei capelli, ma in birreria arriva in dose omeopatica.
  • Scegliere birre artigianali di qualità e gustarle con moderazione può inserirsi in uno stile di vita sano senza problemi: anzi, apprezzare una buona birra artigianale in compagnia può contribuire al benessere psicologico, che indirettamente giova anche ai capelli (meno stress). L’importante è non eccedere e non utilizzarla come “farmaco” fai-da-te.
  • Per chi è attento alla cura dei capelli, valgono le solite regole: alimentazione equilibrata, niente fumo, controllo dello stress, giusto sonno e, se serve, trattamenti mirati sotto controllo medico. In questo puzzle, la birra può ancora far parte dei momenti piacevoli, ma va gestita con buon senso.

In conclusione, non esistono evidenze di un effetto diretto della birra sulla caduta dei capelli tale da dover rinunciare a un boccale di buona birra artigianale. La chiave è la moderazione e uno stile di vita bilanciato. Come spesso accade, è l’eccesso il vero nemico della salute – capelli compresi. Godiamoci quindi la nostra birra preferita responsabilmente: un brindisi intelligente, ogni tanto, non farà scappare via la nostra chioma. E se vediamo qualche capello di troppo sul pettine, sapremo guardare oltre il bicchiere per individuarne la causa, con occhio critico e informato.

Fonti e letture consigliate

  • Yun H. Kim et al., Alcohol consumption and androgenetic alopecia: a systematic review and meta-analysis, Alcohol and Alcoholism, 2024 – Meta-analisi sugli studi riguardanti alcol e calvizie androgenetica (riassunto disponibile su News-Medical).
  • CRLab Magazine – Alcool e caduta capelli: articolo divulgativo sugli effetti dell’abuso di alcol sulla salute dei capelli (crlab.com).
  • Istituto Helvetico Sanders – Effetti dell’alcol sui capelli: approfondimento a cura di un centro tricologico sui danni di alcol e fumo per chi soffre di calvizie (disponibile sul sito sanders.it).
  • Lievito di birra: cos’è, a cosa serve, proprietà e varietà – articolo sul nostro blog che esplora in dettaglio le caratteristiche del lievito di birra (La Casetta Craft Beer Crew Blog).
  • Birra artigianale: valori nutrizionali, composizione chimica e tanto altro – approfondimento sul contenuto nutrizionale della birra artigianale, per capire quali vitamine e minerali si possono trovare in un boccale (La Casetta Craft Beer Crew Blog).

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