Ethiopian Tella: Storia, Caratteristiche e Tradizione di un’Antica Birra Artigianale

Immersa nel cuore del Corno d’Africa, l’Etiopia custodisce un patrimonio brassicolo unico, tramandato per secoli attraverso rituali, feste e momenti di condivisione. Tra le sue espressioni più autentiche spicca la Ethiopian Tella, una birra tradizionale che incarna la cultura, la spiritualità e l’ingegno di un popolo. A differenza delle birre industriali o delle moderne craft beer, la Tella si distingue per un processo di fermentazione ancestrale, ingredienti locali e un legame indissolubile con la terra. Ma cos’è esattamente questa bevanda? Quali sono le sue caratteristiche distintive? E come si inserisce nel panorama brassicolo globale?

In questo articolo, esploriamo ogni aspetto della Ethiopian Tella, dalle origini antiche alle tecniche di produzione, passando per gli abbinamenti gastronomici e le curiosità legate alla sua gradazione alcolica. Un viaggio che svela non solo i segreti di una birra, ma anche l’anima di una nazione.

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Cos’è la Ethiopian Tella: definizione e contesto culturale

La Ethiopian Tella è una birra artigianale a fermentazione spontanea, prodotta principalmente con cereali come l’orzo, il sorgo o il teff, quest’ultimo un antico grano autoctono dell’Etiopia. A differenza di molte birre moderne, la Tella non utilizza luppolo, ma si affida a una miscela di erbe selvatiche, spezie e cortecce per bilanciare dolcezza e amarezza. Il risultato è una bevanda opaca, con note terrose e un retrogusto lievemente acidulo, spesso servita in ciotole di terracotta chiamate berele.

La sua preparazione è un rituale comunitario. Le donne etiopi, custodi di questa tradizione, mescolano i cereali maltati con acqua e li lasciano fermentare in recipienti di legno o argilla per diversi giorni. La fermentazione avviene grazie a lieviti selvatici presenti nell’ambiente, un processo simile a quello utilizzato per il Lambic belga o la Chicha sudamericana.

La Tella non è solo una bevanda: è un simbolo di ospitalità. Viene offerta durante le feste religiose, i matrimoni e le cerimonie del caffè, diventando un ponte tra passato e presente. Per approfondire altre birre legate a tradizioni antiche, leggi il nostro articolo sulla birra Chicha.

Storia della Ethiopian Tella: dalle radici antiche alla modernità

Le origini della Ethiopian Tella si perdono nella notte dei tempi. Alcuni studiosi ritengono che la sua produzione risalga al Regno di Axum (I secolo d.C.), quando i cereali fermentati erano già parte integrante della dieta etiope. Testi medievali menzionano la Tella come bevanda rituale, associata alle celebrazioni della Chiesa ortodossa etiope e alle feste popolari.

Con l’arrivo del caffè nel XV secolo, la Tella perse parte del suo predominio, ma rimase saldamente radicata nelle zone rurali. Oggi, nonostante la crescente popolarità delle birre industriali, la Tella resiste come emblema di identità culturale. Piccoli produttori stanno sperimentando versioni moderne, introducendo tecniche di filtrazione o aggiungendo frutti locali come il gesho (una pianta simile al luppolo).

Interessante notare come il processo di fermentazione spontanea della Tella condivida somiglianze con quello della Kriek Lambic, birra belga arricchita con ciliegie.

Caratteristiche della Ethiopian Tella: ingredienti, processo e varianti

Gli ingredienti base

  • Cereali: Orzo, sorgo o teff, spesso maltati in casa.
  • Gesho: Foglie e ramoscelli di Rhamnus prinoides, usati come sostituto del luppolo.
  • Acqua: Di sorgente o pozzo, non trattata.
  • Lievi naturali: Raccolti dall’ambiente durante la fermentazione.

Il processo tradizionale

  1. Malting: I cereali vengono germinati ed essiccati al sole.
  2. Miscelazione: Il malto si mescola con acqua calda e gesho in un grande recipiente.
  3. Fermentazione: La miscela riposa per 3-7 giorni, sviluppando aromi complessi.
  4. Filtrazione: Con setacci di paglia o tessuto, per rimuovere i residui solidi.

Varianti regionali

  • Tella chiara: Più leggera, preparata con orzo e consumata nelle città.
  • Tella scura: A base di sorgo, comune nelle campagne.
  • Tella speziata: Con aggiunta di zenzero o pepe africano, come nella birra allo zenzero.

>Abbinamenti gastronomici: come gustare la Tella

La Ethiopian Tella si sposa perfettamente con i piatti della cucina etiope, ricca di spezie e sapori intensi. Ecco alcuni abbinamenti da provare:

  • Injera e Wat: La tipica focaccia spugnosa accompagnata da stufati piccanti. L’acidità della Tella contrasta il calore dei peperoni berbere.
  • Doro Wat: Spezzatino di pollo al curry, dove la dolcezza maltata della birra bilancia i sapori terrosi.
  • Formaggi stagionati: Come il ayib, un formaggio fresco simile alla ricotta.

Per chi vuole esplorare altri abbinamenti insoliti, consigliamo la guida su birra e sushi.

>Gradi alcolici e curiosità sulla fermentazione

La gradazione alcolica della Ethiopian Tella varia tra il 2% e il 6% ABV, a seconda del tempo di fermentazione e degli zuccheri residui. Rispetto a birre come la Triple IPA, la Tella è più leggera, ideale per sessioni prolungate.

Un aspetto affascinante è il ruolo dei lieviti selvatici, che conferiscono note funky e fruttate, simili a quelle delle birre Brett. Tuttavia, la mancanza di standardizzazione rende ogni batch unico.

Le versioni più famose e il futuro della Tella

Tra le Ethiopian Tella famose spiccano quelle prodotte nei monasteri ortodossi, dove la birra viene ancora preparata con metodi medievali. Negli ultimi anni, microbirrifici etiopi come la Habesha Brewery stanno rielaborando la Tella per il mercato globale, introducendo bottiglie filtrate o versioni aromatizzate al miele.

Il futuro della Tella dipende dalla capacità di coniugare tradizione e innovazione, un tema caro anche alla birra artigianale italiana.

Conclusione

La Ethiopian Tella non è solo una birra: è un viaggio attraverso secoli di storia, un tributo alla resilienza culturale e una testimonianza dell’arte brassicola africana. Per chi desidera esplorare birre tradizionali da tutto il mondo, consigliamo di scoprire la selezione di birra artigianale disponibile online, dove troverai stili che spaziano dalla Mexican Lager alla complessa Barley Wine.

Fonti esterne: Per un approfondimento scientifico sulla fermentazione spontanea, consulta lo studio Ethiopian Traditional Fermented Beverages pubblicato sul Journal of Ethnic Foods.

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