Aprire un pub è il sogno di molti appassionati di birra artigianale. Immagina di trasformare la tua passione per le birre artigianali in un lavoro: potrai accogliere i clienti in un locale caldo e conviviale. Tuttavia, prima di alzare la saracinesca, devi affrontare diversi passi fondamentali: dall'iter burocratico alla scelta delle birre da servire.
Ti stai chiedendo come aprire un pub e rendere reale questo progetto? In questa guida completa troverai consigli pratici, informazioni sui requisiti e sui costi, oltre a strategie per avere successo nel competitivo mondo della birra artigianale. Che tu voglia aprire una piccola birreria artigianale nel tuo quartiere o lanciare un grande pub a tema, qui troverai le risposte che cerchi e qualche suggerimento utile basato sulle tendenze attuali del mercato.
In questo post
Ecco un indice dei principali argomenti che affronteremo in questa guida dettagliata:
- Business Plan e studio di fattibilità
- Iter burocratico e requisiti
- Scelta del locale e allestimento
- Selezione delle birre e fornitori
- Attrezzature e impianti
- Personale e formazione
- Marketing e promozione
- Quanto costa aprire un pub
- Consigli finali
Business Plan e studio di fattibilità
Ogni impresa di successo parte da una solida pianificazione. Prima di aprire un pub, dedica tempo al Business Plan e allo studio di fattibilità. In questa fase definisci l'identità del tuo futuro locale e valuti se la tua idea è sostenibile.
Definisci il concept del pub: decidi che tipo di pub vuoi creare. Puoi ispirarti ai classici pub britannici con arredi in legno scuro e atmosfera rustica, oppure optare per un pub moderno orientato alle ultime tendenze della birra artigianale. Alcuni imprenditori puntano su un tema specifico (ad esempio un pub a tema medievale, un sports bar o un locale dedicato alle birre locali). Sii originale ma realista: il concept deve rispecchiare la tua passione e differenziarti dai concorrenti, ma anche incontrare i gusti del pubblico della tua zona.
Analisi di mercato: studia la concorrenza e il quartiere in cui vuoi aprire. Quanti altri pub o birrerie ci sono nei dintorni? Offrono birre artigianali oppure principalmente birra industriale? Capire cosa manca nel mercato locale ti aiuterà a offrire qualcosa di nuovo. Ad esempio, se nella tua città ci sono molti locali che servono solo lager industriali, puoi posizionarti come riferimento per le birre artigianali e spiegare ai futuri clienti la differenza tra birra artigianale vs birra industriale. Inoltre, valuta il target di clientela: giovani studenti universitari, professionisti dopo lavoro, turisti o famiglie? Ogni pubblico ha esigenze diverse e il tuo pub dovrà adattarsi (orari di apertura, prezzi, tipo di intrattenimento). Raccogliere questi dati ti consente di tarare la tua offerta in modo mirato.
Piano finanziario: stimare i costi e le possibili entrate è cruciale. Calcola le spese di avvio (ristrutturazione del locale, acquisto di attrezzature, pratiche burocratiche) e i costi fissi mensili (affitto, bollette, fornitori di birra, stipendi del personale). Definisci anche il listino prezzi delle bevande: il margine su ogni birra venduta dovrà coprire i costi e generare profitto. Un buon business plan include un calcolo del punto di pareggio (break-even point) per capire dopo quanti mesi il pub potrebbe diventare redditizio. Non dimenticare di considerare un fondo per gli imprevisti, perché nei primi mesi potrebbero esserci entrate inferiori al previsto.
Fattori chiave di successo: nel piano strategico metti nero su bianco i tuoi punti di forza e le possibili criticità. Ad esempio, un punto di forza potrebbe essere la tua esperienza nel settore o una rete di contatti con birrifici artigianali locali. Una criticità potrebbe essere la scarsa conoscenza del pubblico locale del mondo craft: in tal caso, pensa a come educare i clienti (degustazioni guidate, spiegazioni sul menu, eventi a tema). Stabilisci anche degli obiettivi misurabili, come il numero di clienti giornalieri da raggiungere entro sei mesi o il volume di birra venduto ogni settimana. Questi obiettivi ti serviranno per monitorare l'andamento del pub una volta aperto e fare eventuali aggiustamenti.
Un'attenta pianificazione iniziale ti aiuta a evitare passi falsi. Ricorda inoltre di aggiornare il tuo business plan man mano che raccogli nuove informazioni o se le condizioni di mercato cambiano. Ad esempio, il settore della birra artigianale è in crescita costante e i dati sul consumo di birra in Italia confermano una maggiore attenzione verso le produzioni di qualità. Questa tendenza è incoraggiante, ma aumenta anche la concorrenza: ecco perché servono idee chiare e uno studio di fattibilità accurato prima di investire.
Iter burocratico e requisiti
Ora che hai un piano, è il momento di affrontare la parte burocratica per aprire un pub. In Italia l'apertura di un locale pubblico richiede diversi requisiti e adempimenti di legge. Questa fase può sembrare impegnativa, ma è fondamentale per partire in regola ed evitare sanzioni.
Certificazioni personali: il titolare (o gestore) di un pub deve possedere specifiche abilitazioni. Prima fra tutte l'attestato SAB (Somministrazione di Alimenti e Bevande), un corso obbligatorio per chi apre attività di ristorazione o bar. Il corso SAB dura circa 100-130 ore e fornisce le conoscenze normative e igienico-sanitarie per gestire un pub; il costo può aggirarsi intorno ai 800-1000 €. Puoi essere esentato dal SAB solo se hai titoli di studio specifici (ad esempio un diploma alberghiero) o esperienze pregresse nel settore (almeno 2 anni negli ultimi 5 in attività di somministrazione). Oltre al SAB ti serve l'attestato HACCP, che certifica la conoscenza delle norme di igiene nella manipolazione di alimenti e bevande. L'HACCP è obbligatorio per te e per qualsiasi dipendente che maneggerà cibo o birra alla spina; è un corso più breve e poco costoso (spesso 20-50 €) ma imprescindibile.
Requisiti morali e legali: per gestire un pubblico esercizio devi essere maggiorenne e non aver riportato condanne penali gravi che ti impediscano di ottenere le autorizzazioni (ad esempio reati in ambito alimentare o fiscale). Inoltre non devi essere stato dichiarato fallito o interdetto da pubblici uffici. Questi requisiti servono a garantire che il gestore abbia l'affidabilità richiesta per un’attività aperta al pubblico.
Idoneità del locale: assicurati che il locale scelto abbia destinazione d'uso commerciale adatta (ad esempio somministrazione di alimenti e bevande) e rispetti i requisiti tecnici. Servono servizi igienici a norma (almeno un bagno per il pubblico accessibile anche ai disabili, secondo la normativa vigente), impianti a norma (elettrico, idraulico, aerazione), uscite di sicurezza se la capienza lo richiede, e rispetto delle norme antincendio. Prima di aprire potrebbe essere necessaria un'ispezione dell'ASL (azienda sanitaria locale) per verificare i requisiti igienico-sanitari del locale, soprattutto se prevedi una cucina o la preparazione di cibo.
Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA): è l'atto amministrativo principale per aprire un pub. Devi presentare al SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del tuo Comune la SCIA, ovvero una comunicazione in cui dichiari di avere tutti i requisiti e inizi l'attività. Alla SCIA vanno allegati documenti come planimetrie del locale, certificati di agibilità e talvolta le copie dei tuoi attestati (SAB, HACCP). Spesso ci si avvale di un commercialista o di un consulente per predisporre correttamente la SCIA, perché eventuali errori possono comportare ritardi. Una volta inviata la SCIA, potrai iniziare l'attività (il Comune poi effettuerà controlli successivi). Considera che presentare la SCIA comporta il pagamento di diritti comunali e marca da bollo, in genere poche centinaia di euro.
Altre autorizzazioni: se nel tuo pub prevedi musica di sottofondo o serate con musica dal vivo, devi richiedere il permesso per trattenimenti musicali e pagare i diritti SIAE per la musica d'ambiente. Per l'insegna del locale e l'occupazione di suolo pubblico (ad esempio tavoli all'esterno) servono ulteriori permessi comunali e il pagamento di relative tasse. Inoltre, per la vendita di alcolici devi presentare una comunicazione all'Agenzia delle Dogane e Monopoli (ex UTF) prima di iniziare l'attività; serve a registrarti come esercente autorizzato alla vendita di alcolici. Questo adempimento è spesso trascurato, ma obbligatorio per legge.
Apertura della partita IVA e iscrizione in Camera di Commercio: dovrai aprire una partita IVA e iscrivere l'attività nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio competente. Decidi la forma giuridica: ditta individuale (più semplice ma con responsabilità personale illimitata) oppure società (ad esempio una SRL se hai soci e vuoi limitare la responsabilità). L'apertura della partita IVA e l'iscrizione possono essere fatte tramite un commercialista o tramite la Comunicazione Unica online. Ricorda anche di iscriverti all'INPS per la gestione previdenziale e all'INAIL per l'assicurazione obbligatoria sugli infortuni sul lavoro.
La burocrazia può sembrare un ostacolo, ma una volta completata questa parte potrai concentrarti sul tuo pub a pieno. Se hai dubbi sui passaggi burocratici, valuta di consultare un professionista o una guida legale completa per aprire un pub in modo da non tralasciare nulla. Procedere in regola fin dall'inizio ti farà risparmiare tempo e problemi dopo l'apertura.
Scelta del locale e allestimento
Una volta espletati i primi adempimenti, devi trovare il luogo giusto per il tuo pub e allestirlo in modo da creare l'atmosfera desiderata. La scelta del locale è cruciale: influenza i costi, il tipo di clientela e persino le autorizzazioni necessarie.
Posizione e caratteristiche del locale: cerca un locale in una zona adatta al tuo pubblico. Ad esempio, un pub per giovani potrebbe avere successo vicino a un campus universitario, mentre un pub più tranquillo potrebbe funzionare meglio in centro o in un quartiere residenziale. Valuta la visibilità (un locale su strada di passaggio attirerà più clientela spontanea) e la presenza di parcheggi o mezzi pubblici comodi. Considera anche la dimensione: quante persone può ospitare comodamente? C'è spazio sufficiente per il bancone, per i tavoli e magari per un piccolo magazzino dove stoccare fusti e casse di birra? Attenzione agli affitti: una posizione centrale costa di più, ma garantisce più passaggio; una posizione periferica è economica, ma dovrai investire di più in promozione per farti conoscere.
Ristrutturazione e adeguamenti: spesso il locale che trovi va adattato alle tue esigenze. Potresti dover fare lavori di ristrutturazione: costruire il bancone, rifare i bagni a norma, installare l'impianto di spillatura e i frigoriferi. Metti in conto i tempi e i costi dei lavori (chiedi vari preventivi e assicurati di affidarti a professionisti esperti, soprattutto per impianti elettrici e idraulici). Verifica se il locale ha già ospitato un'attività simile in passato: rilevare un vecchio pub o bar può farti risparmiare sui lavori, perché potrebbe essere già presente parte delle attrezzature o degli arredi. Ricorda che qualsiasi modifica strutturale o impiantistica potrebbe richiedere permessi comunali o aggiornamenti catastali, quindi coordinati con un geometra o architetto quando necessario.
Allestimento e atmosfera: l'arredamento del tuo pub deve riflettere il concept scelto e rendere il locale accogliente. Scegli con cura colori, luci e decorazioni. Per un pub in stile britannico potresti puntare su sgabelli al bancone, panche in legno, luci calde e magari qualche dettaglio vintage. Per un craft beer pub moderno, via libera a tavoli in legno grezzo o metallo, lavagne con la lista delle birre alla spina e magari murales a tema birrario sulle pareti. Non dimenticare di curare l'acustica: materiali fonoassorbenti sul soffitto o alle pareti possono aiutare a ridurre il rumore quando il locale è affollato. In questo modo aumenterà il comfort dei clienti.
Attenzione ai dettagli pratici: prevedi uno spazio adeguato per il bancone e lo spillatore (il cuore del tuo pub), in modo che il barista possa muoversi agevolmente senza intralci. Assicurati che i clienti abbiano sia zone dove sedersi comodamente sia uno spazio al bancone per chi preferisce stare in piedi a chiacchierare con il barista. Organizza anche l'area di stoccaggio: la birra va conservata correttamente. Se hai molti fusti, potrebbe servirti una cella frigorifera o frigoriferi capienti. Le bottiglie e lattine vanno tenute al fresco ma anche in bella vista se vuoi invogliare gli avventori a provare qualcosa di diverso da ciò che è alla spina.
In fase di allestimento, mantieni un occhio al budget. È facile lasciarsi prendere dall'entusiasmo e spendere troppo in arredi su misura o decorazioni costose. Con un po' di creatività puoi ottenere un ottimo risultato anche senza spendere una fortuna. Ad esempio, recupera arredi di seconda mano oppure chiedi ad artigiani locali di realizzare qualche pezzo unico per il tuo pub. L'importante è che il locale risulti pulito, funzionale e con un'anima riconoscibile, quella che renderà unico il tuo pub.
Selezione delle birre e fornitori
Un pub dedicato alla birra artigianale deve offrire una selezione di birre all'altezza delle aspettative. La scelta delle birre da servire è uno degli aspetti più importanti (e divertenti) nella creazione del tuo pub. Devi pensare sia ai gusti dei clienti sia alla logistica di approvvigionamento.
Tipologie di birra da proporre: costruisci una lista varia e bilanciata. I veri appassionati apprezzeranno la rotazione frequente di birre nuove, ma assicurati di coprire anche alcuni stili classici sempre richiesti. Ad esempio potresti offrire una gamma che spazia dalle luppolate IPA alle scure stout, e non possono mancare anche alcune birre a fermentazione acida, come le sour e qualche ale ad alta gradazione come un Barley Wine. In questo modo avrai opzioni per chi cerca birre amare e aromatiche, per chi preferisce sapori tostati e caffettosi, per chi è curioso di gusti acidi e fruttati e per chi vuole un calice da meditazione. Non dimenticare stili più leggeri e rinfrescanti: una Pils o una Blanche estiva possono accontentare i palati meno avventurosi. Offrire una varietà ampia non significa avere troppe referenze contemporaneamente (rischieresti di farle invecchiare): puoi partire con poche linee di birra alla spina (es. 4-6 tipi) e una selezione mirata di bottiglie o lattine, da ampliare col tempo in base alla domanda.
Birre alla spina, in bottiglia o lattina: decidi il mix di formati. Molti gestori si chiedono se convenga puntare più sulla spina o sui formati confezionati: in realtà l'ideale è un equilibrio. Per approfondire i pro e contro puoi consultare questa analisi su birra in bottiglia o alla spina. La spina offre freschezza e fascino (vedere la birra spillata al momento è parte dell'esperienza), ma richiede un certo volume di vendita per mantenere i fusti in buona condizione. Le bottiglie e le lattine permettono di ampliare l'assortimento con etichette particolari, importate o a tiratura limitata. Molti birrifici artigianali oggigiorno distribuiscono le loro birre anche in lattina, un formato che preserva bene il prodotto ed è ormai molto popolare. Per capire quali formati privilegiare, puoi consultare l'analisi dedicata a birra in lattina o in bottiglia e valutare pro e contro di ciascuno. In ogni caso, assicurati di avere un buon impianto di spillatura per le spine e frigoriferi adatti per conservare al meglio bottiglie e lattine.
Fornitura e logistica: stabilisci una rete di fornitori affidabili. Puoi rifornirti direttamente dai birrifici artigianali (molti hanno distributori propri o forniscono direttamente i locali in zona) oppure tramite distributori specializzati che offrono birre da diversi produttori. Inoltre, per scoprire birre particolari da inserire in carta, puoi fare riferimento anche a portali specializzati dove comprare birra artigianale online; potrai assaggiare novità e prodotti esteri non facilmente reperibili tramite i canali tradizionali. Valuta anche la frequenza di consegna: se il tuo locale è piccolo e non hai grande spazio di magazzino, meglio accordarsi per consegne frequenti di fusti in quantità ridotte, così da ruotare spesso le birre alla spina senza farle mai deteriorare. Considera infine di offrire qualche opzione adatta a esigenze specifiche: ad esempio una birra senza glutine per i celiaci o una birra analcolica artigianale per chi non beve alcol, in modo da non escludere nessuna fascia di clientela.
Curare la selezione delle birre richiede impegno costante: dovrai assaggiare nuove produzioni, aggiornarti sulle tendenze (ad esempio il boom delle NEIPA e di altre IPA esotiche) e adattare la carta delle birre in base ai feedback dei clienti. Questo lavoro però è anche la parte appassionante dell'essere publican: far scoprire ai tuoi avventori nuove etichette e condividere con loro la cultura della birra artigianale.
Attrezzature e impianti
Per far funzionare il tuo pub hai bisogno delle giuste attrezzature. Alcune di queste riguardano direttamente il servizio della birra, altre il funzionamento generale del locale.
Impianto di spillatura: è il cuore tecnologico di un pub. Un buon impianto alla spina include uno o più rubinetti (detti spine), collegati tramite tubi ai fusti di birra conservati in frigorifero o in cella frigo. Avrai bisogno di un refrigeratore (per mantenere la birra alla giusta temperatura durante il percorso dal fusto al bicchiere) e di bombole di CO2 o miscele di gas per spillare correttamente le birre. Esistono impianti di spillatura di varie dimensioni e complessità: valutane uno proporzionato al numero di birre alla spina che vuoi offrire. Fatti consigliare da un tecnico specializzato per scegliere l'impianto adatto e predisporre una manutenzione periodica (pulizia delle linee di spillatura ogni settimana o due, sostituzione dei filtri, controlli sulle bombole di gas). La qualità della birra servita dipende anche da questi dettagli: un impianto sporco o mal regolato può rovinare anche la migliore delle IPA.
Frigoriferi e stoccaggio: oltre all'impianto per i fusti, ti serviranno frigoriferi per conservare bottiglie e lattine alla giusta temperatura. Meglio prevedere un frigorifero vetrina nell'area bar, così che i clienti possano vedere la selezione di birre in bottiglia/lattina disponibili. Se il locale è piccolo, valuta frigoriferi sotto-banco per ottimizzare gli spazi. Assicurati anche di avere scaffali robusti per stoccare le casse di birra vuote e piene, in un'area non accessibile al pubblico ma facilmente raggiungibile dal personale.
Bicchieri e lavastoviglie: ogni stile di birra meriterebbe il suo bicchiere ideale, ma all'inizio potrai semplificare con pochi tipi di calici e bicchieri da pinta versatili. L'importante è avere un numero sufficiente di bicchieri per gestire le serate affollate e una lavabicchieri professionale per bar, in grado di lavarli rapidamente tra un giro e l'altro. Prevedi anche uno sgocciolatoio e spazio per far asciugare i bicchieri senza lasciare odori o residui (un bicchiere pulito e ben sciacquato è fondamentale per servire una birra alla spina con la giusta schiuma).
Attrezzature di servizio: non dimenticare la cassa (registratore di cassa telematico e sistema POS per pagamenti con carta) e eventualmente un sistema gestionale per monitorare le vendite e il magazzino. Potrebbe esserti utile un piccolo angolo bar con macchina del ghiaccio, spillatore per acqua e bibite, e attrezzatura per preparare anche drink semplici o caffè, in modo da avere un'offerta complementare di base per chi accompagna gli amici ma non beve birra. Se prevedi anche una cucina per stuzzichini o piatti caldi, ti serviranno le relative attrezzature (friggitrici, piastra, forno, aspirazione, ecc.) e dovrai rispettare normative aggiuntive per la cucina. In molti pub la cucina è minima o assente, ma offrire qualche snack come patatine, noccioline o taglieri può invogliare i clienti a fermarsi più a lungo e a bere con moderazione, grazie a qualche snack da accompagnare alla birra.
Investire nelle attrezzature giuste sin dall'inizio ti permette di lavorare meglio e offrire un servizio di qualità. Valuta l'acquisto di attrezzature usate in buono stato per risparmiare, oppure il noleggio operativo per diluire la spesa nel tempo. Ciò che conta è non improvvisare: avere uno spillatore affidabile, birra ben refrigerata e bicchieri puliti farà la differenza nell'esperienza dei tuoi clienti.
Personale e formazione
Anche il miglior pub non può funzionare senza un personale preparato e appassionato. La scelta dello staff e la loro formazione influenzano molto l'esperienza che offrirai ai clienti.
Quante persone servono?: dipende dalle dimensioni del locale e dagli orari. In un piccolo pub potresti fare tu stesso da barista all'inizio, con un aiuto extra nei fine settimana. Se prevedi una buona affluenza, specialmente la sera, avrai bisogno di almeno un paio di camerieri/baristi per servire ai tavoli e spillare birra al bancone senza lunghe attese. Considera anche i turni di riposo: il pub potrebbe restare aperto fino a tardi e magari 6-7 giorni su 7, quindi organizzati per coprire tutte le sere (anche tu avrai bisogno di pausa!). Se offri cucina, servirà almeno un addetto in cucina nelle ore di punta.
Competenze e cortesia: cerca personale che condivida la passione per la birra o che sia curioso di imparare. Un buon publican non è solo un dispensatore di bevande ma anche un consulente: i clienti spesso chiedono consigli su quale birra provare. Il tuo staff dovrebbe essere in grado di descrivere le differenze tra una IPA e una stout, o tra una birra filtrata e una non filtrata. Dedica tempo a formare la squadra con assaggi guidati delle birre che avete in carta e sessioni di training. Ad esempio, puoi insegnare come versare la birra nel bicchiere correttamente (tecnica di spillatura), come gestire la schiuma e come servire ogni stile alla giusta temperatura. La cortesia è altrettanto fondamentale: salutare sempre il cliente con un sorriso, creare un ambiente informale e amichevole, ricordarsi magari le preferenze dei frequentatori abituali. Questo fa sentire ogni avventore parte di una piccola community.
Gestione e motivazione: lavorare in un pub può essere faticoso, con orari serali e momenti di stress quando il locale è pieno. Sta a te come gestore motivare il team, organizzare bene i turni per evitare sovraccarichi e dare il buon esempio. Mostrati sempre disponibile a dare una mano nei momenti di bisogno: se la serata è affollata, scendi in campo anche tu per spillare birre o sparecchiare i tavoli. Inoltre, mantieni un clima sereno: eventuali divergenze o errori si risolvono meglio con calma a fine serata, e senza sgridare il personale davanti ai clienti. Un team affiatato e competente rende l'atmosfera del pub più piacevole per tutti.
Investire sulla formazione del personale è un investimento sul successo del pub stesso. Clienti soddisfatti del servizio, consigliati con professionalità su quale birra scegliere e serviti in un ambiente accogliente, torneranno volentieri e diventeranno i tuoi migliori promotori tramite il passaparola.
Marketing e promozione
Dopo aver preparato locale, birre e staff, devi pensare a come far conoscere il tuo pub e attrarre clienti. La promozione di un nuovo pub è fondamentale soprattutto nei primi mesi di attività.
Immagine e branding: scegli un nome per il tuo pub che sia facile da ricordare e rifletta la personalità del locale. Crea un logo accattivante e un'insegna ben visibile. Oggi anche l'occhio vuole la sua parte: un locale con un brand riconoscibile attira la curiosità. Puoi anche pensare a un motto o slogan da usare sui social o sul materiale promozionale.
Inaugurazione: organizza un evento di apertura memorabile. Invita amici, conoscenti e fai passaparola nei giorni precedenti. Puoi offrire qualche assaggio gratuito di birra o piccoli buffet di benvenuto per invogliare le persone a venire. L'inaugurazione serve a creare un primo nucleo di clienti affezionati. Assicurati che in quella serata tutto funzioni al meglio (birra ben fresca, servizio rapido, musica e atmosfera) perché la prima impressione conta moltissimo.
Presenza online: oggi la maggior parte dei tuoi clienti ti cercherà su Internet. Cura la tua presenza digitale: crea la pagina Facebook e l'account Instagram del pub prima dell'apertura, e inizia a postare foto dei lavori in corso, del locale, anticipazioni sulle birre che avrai. Interagisci con gli utenti, rispondi ai commenti e magari crea un evento social per l'inaugurazione. Registrati su Google My Business per far apparire il tuo pub su Google Maps con orari, indirizzo, foto e recensioni. Un sito web semplice con menu birre, orari e contatti aggiunge credibilità (non serve nulla di complesso all'inizio, bastano le informazioni base). Tieni anche d'occhio le piattaforme usate dai beer lovers: ad esempio molti appassionati utilizzano app come Untappd per trovare locali e recensire birre, dunque assicurati di essere presente e aggiornato anche lì.
Eventi e community: dopo l'apertura, organizza periodicamente eventi per mantenere vivo l'interesse. Le possibilità sono infinite: serate di degustazione guidata con un esperto, tap takeover in cui un birrificio artigianale ospite mette in spina diverse sue birre, serate a quiz o trivia sulla birra, musica dal vivo (se lo spazio lo consente), proiezione di partite importanti se il tuo pubblico ama lo sport. Coinvolgi i clienti: potresti creare una club card del pub con piccoli sconti o gadget dopo un certo numero di consumazioni, così da fidelizzare la clientela abituale. Collabora con la scena locale della birra: partecipa a festival o fiere della birra artigianale come espositore, ospita serate con i mastri birrai della zona. Più il tuo pub diventa un punto di riferimento per la community dei beer lovers, meno dovrai investire in pubblicità tradizionale, perché saranno i clienti soddisfatti a portarne di nuovi tramite il passaparola.
Qualità e recensioni: presta attenzione al feedback dei clienti. Incoraggia le recensioni online (ad esempio, se vedi clienti soddisfatti, invita con gentilezza a lasciarvi una recensione su Google o sui social). Le recensioni positive aumentano la fiducia di chi ancora non vi conosce. Se capita qualche recensione negativa, rispondi in modo professionale e costruttivo: dimostra che tieni alla soddisfazione di tutti e che sei pronto a migliorare. Mantieni sempre alta la qualità di birre e servizio, perché il marketing migliore è offrire un'esperienza eccellente che faccia tornare le persone e parlare bene di te.
Quanto costa aprire un pub
Una domanda che tutti si pongono è: quanto costa aprire un pub? L'investimento può variare moltissimo a seconda di fattori come dimensione del locale, città (affitti e permessi a Milano saranno più costosi che in un piccolo centro), livello di ristrutturazione necessario e tipologia di offerta.
In generale, aprire un pub richiede decine di migliaia di euro. Vediamo alcune voci di spesa principali da mettere in conto:
Voce di spesa | Stima costo |
---|---|
Acquisizione o ristrutturazione locale | € 10.000 – 50.000 (in base a stato e dimensioni del locale) |
Attrezzature e arredi (bancone, spillatore, frigoriferi, tavoli, ecc.) | € 15.000 – 30.000 (acquisto o noleggio operativo) |
Pratiche burocratiche e permessi | € 500 – 2.000 (tra corsi SAB/HACCP, SCIA, consulenze) |
Scorta iniziale di birre e forniture | € 3.000 – 10.000 (in base al numero di referenze) |
Pubblicità e inaugurazione | € 500 – 3.000 (evento inaugurale, materiali promozionali, social media) |
Cassa e fondo di gestione iniziale | € 5.000+ (capitale circolante per spese dei primi mesi) |
Queste cifre sono indicative. Mediamente molti imprenditori segnalano che per aprire un pub da zero occorrono almeno 80-100 mila euro complessivi, ma un locale molto piccolo e senza cucina può richiedere qualcosa in meno, mentre un progetto ambizioso o in centro città può facilmente superare i 150 mila euro. Se la cifra ti sembra elevata, ricorda che esistono alcune strategie per affrontare l'investimento:
- Franchising: aderire a una catena di pub in franchising può ridurre l'investimento iniziale. Spesso il franchising fornisce arredi, progetto del locale e formazione in cambio di una fee iniziale (ad esempio ~20.000 €) e royalty sulle vendite. Il vantaggio è partire con un marchio già noto e collaudato, con supporto garantito sulla fornitura di birre e il marketing. Lo svantaggio è avere meno libertà nell'impostare il locale a tuo gusto e dover condividere gli utili.
- Finanziamenti e agevolazioni: valuta la possibilità di richiedere un prestito bancario, presentando opportune garanzie (anche personali) e un business plan convincente, oppure di cercare un socio finanziatore che creda nel tuo progetto e apporti capitale. Inoltre, informati su eventuali bandi o contributi pubblici per l'imprenditoria giovanile o lo sviluppo locale: a volte sono disponibili finanziamenti a fondo perduto o tassi agevolati per nuove attività in certe zone o gestite da under 35/donne.
- Risparmiare dove possibile: per ridurre i costi iniziali puoi partire in piccolo e crescere gradualmente. Ad esempio, invece di affittare un locale grande da subito, potresti iniziare con uno spazio più raccolto e valutare un ampliamento in futuro. Oppure, come accennato, acquistare alcune attrezzature usate di buona qualità invece del nuovo. Ci sono anche modelli di pub "itineranti" o temporanei (ad esempio aprire inizialmente solo con eventi pop-up in spazi condivisi) per testare il mercato con meno investimenti, prima di consolidare un locale fisso.
Naturalmente, un'attenta gestione dei costi continua anche dopo l'apertura: tieni sotto controllo le spese di gestione (ordini di birra ottimizzati, riduzione degli sprechi energetici, ecc.) e monitora le entrate per valutare se l'andamento è in linea con gli obiettivi prefissati. Aprire un pub comporta un investimento significativo, ma con una buona pianificazione finanziaria e magari l'accesso agli strumenti giusti (franchising, finanziamenti) il sogno può diventare realtà anche con budget non illimitati.
Consigli finali
Aprire un pub è un percorso impegnativo ma ricco di soddisfazioni. Prima di concludere, ecco alcuni consigli finali da tenere a mente per aumentare le chance di successo del tuo progetto:
- Passione e autenticità: la passione per la birra artigianale è il motore di tutto. Trasmetti questa passione ai clienti con autenticità: racconta le storie dietro alle birre che servi, assaggia insieme a loro nuove proposte, crea un ambiente dove si respira entusiasmo. Un pub gestito con amore per il prodotto si distingue da uno commerciale senz'anima.
- Adattabilità: il mondo della birra è in continua evoluzione. Tieni d'occhio le nuove tendenze (ad esempio l'ascesa delle IPA non filtrate e dal gusto tropicale come le NEIPA, o il ritorno di stili tradizionali rivisitati). Ascolta i feedback: se una birra non piace, cambiala; se i clienti chiedono un certo tipo di evento o di snack, valuta di accontentarli. La capacità di adattarsi rapidamente ai gusti del pubblico locale può decretare il successo a lungo termine.
- Gestione oculata: non perdere mai di vista la gestione economica. Monitora entrate e uscite, fai attenzione agli sprechi (ad esempio fusti non finiti e andati a male, luci e frighi lasciati accesi inutilmente di notte), e cerca fornitori affidabili che offrano il giusto rapporto qualità-prezzo. Un pub redditizio è frutto di tante piccole ottimizzazioni quotidiane, non solo di grandi numeri di clienti.
- Community e networking: crea rete con altri publican e birrifici. Partecipa a eventi di settore, unisciti a associazioni (come Unionbirrai o associazioni locali di degustatori) per restare aggiornato e farti conoscere. Spesso nel mondo craft beer la collaborazione è più forte della competizione: i birrifici amano avere i loro birrai ospiti nei pub a presentare le birre, i pub organizzano serate congiunte. Coltivare buoni rapporti nell'ambiente ti aprirà opportunità e ti darà supporto.
- Pazienza e perseveranza: all'inizio potrebbe volerci tempo per ingranare. Non scoraggiarti se le prime settimane sono lente: fa parte del processo. Continua a migliorare ogni aspetto, dalla selezione birre al servizio, e fai tesoro di ogni errore come occasione di crescita. La reputazione si costruisce nel tempo: clienti soddisfatti ne porteranno altri, e piano piano vedrai il tuo pub riempirsi regolarmente.
In conclusione, aprire un pub nel mondo della birra artigianale è una sfida che richiede impegno, ma grazie a questa guida potrai partire col piede giusto. Un mix di burocrazia ben gestita, ottime birre, atmosfera accogliente e buona promozione ti metterà sulla strada giusta. Ora non resta che tuffarti in questa avventura e ricordarti ogni giorno perché hai scelto di farlo: la passione per una buona birra e la voglia di condividerla con gli altri. Cheers e in bocca al lupo per il tuo pub!